Da ieri, 12 marzo 2016, è attivo il sistema telematico obbligatorio per rassegnare le dimissioni dal rapporto di lavoro accessibile nella sezione “dimissioni telematiche” del portale cliclavoro.
Rispetto a quanto previsto dal Decreto Ministeriale del 15 dicembre 2015 il Ministero del Lavoro ha deciso di introdurre delle semplificazioni per agevolare gli utenti in una procedura che poteva essere particolarmente gravosa nella pratica.
Si rileva però che il lavoratore che intenderà procedere da solo all’invio telematico del modello di dimissioni, cioè senza voler richiedere assistenza agli intermediari abilitati, dovrà già essere in possesso del “PIN INPS“.
In tal caso il lavoratore provvederà ad accedere nella sezione “cittadini” del portale cliclavoro, che lo reindirizzerà nei servizi Telematici dell’INPS con accesso di PIN, senza dover effettuare ulteriori registrazioni e potrà così compilare il modello.
Il Ministero del Lavoro ha inoltre messo a disposizione un “video tutorial” e delle “faq” per aiutare gli utenti alla compilazione del modello telematico necessario per rispettare le nuove norme previste per comunicare le dimissioni al proprio datore di lavoro.
Nella circolare n. 12 del 4 marzo 2016 e nelle faq il Ministero del Lavoro chiarisce che il lavoratore potrà inserire, se non conosce la pec del proprio datore di lavoro, anche un indirizzo di posta elettronica non certificata, ulteriore semplificazione rispetto a quanto previsto dal predetto decreto ministeriale.
E’ bene sottolineare che la procedura telematica in oggetto non dovrà essere effettuata per le dimissioni e/o risoluzioni consensuali dal rapporto di lavoro riguardati i seguenti casi:
a) rapporti di lavoro domestico;
b) accordi intervenuti nelle sedi così dette “protette”;
c) durante il periodo di prova;
d) nel periodo di gravidanza o dalla lavoratrice/lavoratore durante i primi tre anni di vita del bambino, che dovranno ancora essere convalidate presso la Direzione territoriale del lavoro;
e) ai rapporti di lavoro marittimo regolati da legge speciale del Codice della Navigazione.
Infine è da rilevare che con la circolare n. 12 del 4 marzo 2016 il Ministero del Lavoro afferma l’esclusione della nuova procedura di dimissioni ai dipendenti della Pubblica Amministrazione in quanto ritiene che la pratica delle dimissioni in “bianco” riguardi esclusivamente il settore privato. E’ utile però sottolineare che tale esclusione non riguarda i dipendenti delle Società a controllo pubblico che invece devono rispettare le norme sulle dimissioni come tutti gli altri dipendenti delle imprese private.
Cdl Alessandro Falco